Coordinatori dei catechisti nelle parrocchie

secondo incontro a San Fidenzio

Sabato 17 maggio, dalle 15.00 alle 18.30, si è svolto il secondo dei due incontri previsti per le coordinatrici e i coordinatori della catechesi nelle parrocchie presso la Casa di Spiritualità diocesana di San Fidenzio.

A partire dalle indicazioni date dal Convegno regionale, «è importante che la formazione dei catechisti assuma un ritmo graduale, esperienziale e differenziato per rispondere alle esigenze di ciascuno, valorizzando le diverse esperienze di vita come luogo formativo. Va favorita la presenza di coordinatrici e coordinatori della catechesi» (Documento del Convegno regionale Triveneto 2024 dal titolo “Riscoprire il Battesimo, porta della fede”, 10), il Servizio Catechistico Diocesano ha organizzato due incontri per coordinatrici e coordinatori della catechesi, con l’intento di proporre un momento di reciproca conoscenza e condivisione della fede, al fine di chiarire l’importanza di questo servizio all’interno del processo catechistico e di indicare alcuni tratti fondamentali che ne delineano la figura.

Il primo incontro, durato un fine settimana (8-9 febbraio) e sostenuto da momenti di spiritualità e preghiera, si è sviluppato sulla ricezione delle indicazioni del Documento del Convegno; il secondo, tenutosi sabato 17 maggio, ha riflettuto sulle Linee che hanno guidato in questi anni le proposte e le indicazioni del Servizio Catechistico Diocesano.

Il Documento della Chiesa triveneta ci dice come sia fondamentale individuare la figura di una persona con particolari caratteristiche fondamentali:

  • essere capace di creare relazioni autentiche, a partire dalla relazione con Dio. É fondamentale che sappia curare la relazione con il presbitero, con il gruppo di catechiste e catechisti, coi genitori e le altre realtà parrocchiali.
  • è necessario che sia testimone del proprio incontro con Gesù, come donna e uomo in grado di annunciare l’amore di Dio.
  • deve essere una persona disponibile ad accompagnare, stimolare, promuovere perché per prima ha accolto il dono dell’aver incontrato Gesù e il dono di poterlo annunciare.

Certamente il cammino di formazione, conoscenza e condivisione intrapreso è ancora agli inizi, ma la straordinaria disponibilità di sorelle e fratelli che si stanno dedicando al servizio di coordinamento della catechesi, consentirà di portare frutti buoni per le nostre parrocchie e per la nostra Diocesi.